Le Feci di Fegiz (ritratto dell'Italia che non cambia)

Esperimenti rumoristici per i Dethleff, che a sorpresa escono questo weekend sul mercato con un singolo di tre canzoni inedite. Più che canzoni tout court sono realmente esperimenti rumoristici. Synth, basso e fisarmonica per tre canzoni oltre i generi. Bisogna dire che su queste tracce aleggia l'aria del concept e il diretto interessato non gradirà molto l'interpretazione dei sei satiri del thrash moderno. La prima traccia " Le feci di Fegiz", è uno spettacoloso ritratto di come l'Italia sia sempre l'ultima a voler dimostrare di cambiare. Come le stesse facce giudichino il mondo attuale avendo però adesso anni e boria e tedio in abbondanza. Il synth di "mr.30 cm" tesse delle trame rumoristiche al limite dello smanettamento al computer; mentre una convulsa quanto ripetitiva melodia alla fisarmonica , ridonda le stesse incessanti note. In sottofondo rumori di deiezioni umane e la voce contrita e baritonale di Luzzato Fegiz che si lamenta di come le sue feci non siano uscite in un perfetto sol diesis. La seconda tracce, molto più lunga e con qualche pregevole passaggio melodico s'intitola "le felci di Fegiz". Un evidente presa per i fondelli del titolo precedente, quasi a stemperare la tensione. E' una alan's psychdelic breakfast (Pink Floyd, Atom Heart Mother ndr) dove però viene ripresa la giornata tipica delle felci di Fegiz che ascoltano la giornata tipo del loro padrone di casa. una canzone a matrioska dalla folle concezione. L'ultima traccia invece è più in classico stile Dethleff e s'intitola: "Lo feci con Fegiz". Il j'accuse nemmeno troppo velato non è rivolto al malcapitato critico musicale ma contro le veline-vallette-showgirl che si prostituiscono con vegliardi mandrilli della televisione per ottenere parti visibili. Si attendono i soliti cori di protesta e qualche possibile querela. i dethleff sono così: prendere o lasciare!

"Le Feci di Fegiz" by Dethleff

1- Le feci di Fegiz 3'.43"

2- Le felci di Fegiz 7'.28"

3- Lo feci con Fegiz 2'.51"

Written and recorded by Dethleff at Ambasada-Gavioli recording studios Croatia.